Provate questi: sesso gayromanticismotruffatori

Molto simile alla mia vita

Ho appena visto un piccolo film coinvolgente intitolato la perrera, which is, I think, the first film I?ve ever seen from Uruguay, although it was produced with Argentine money. According to IMDB this is Manola Nieto?s first feature film as director and it?s a promising one with very little to quibble about.

La sinossi del programma del KVIFF lo descrive come un "ritratto di un luogo dove non succede mai nulla", ma non sono d'accordo. Le cose accadono: una casa viene costruita, in parte; una relazione inizia e finisce, più o meno; il rapporto tra padre e figlio cambia irrimediabilmente, o forse no; un ragazzo gay queeny viene violentato da una gang, oppure riesce a scappare o gli etero ubriachi cambiano idea; David, il protagonista, lascia la casa paterna per tornare a scuola e fare gli esami di ammissione, e non sappiamo mai se li supera; ha un'infezione al tratto uretrale e non va mai dal medico. Gli eventi e le situazioni rimangono sospesi, senza mai risolversi; la vita quotidiana interviene, tutti si sballano, finché non accade un altro evento e allora i personaggi di questo film si muovono un po', cambiano idea, a volte casa, a volte amanti. Hanno degli obiettivi, anche se sono un po' confusi. Prendono alcune decisioni ma non le portano a termine completamente.

Questo ambiente è realizzato con uno stile registico equilibrato. Nieto non esagera mai per far valere le proprie ragioni, lasciando che gli attori si comportino in modo naturale. La maggior parte delle situazioni ha anche un tocco comico che non sminuisce mai i personaggi né trasforma le loro vite in tragedie.

Lo scatto finale mi ha fatto sorridere. David è tornato a Montevideo, sperando di tornare a scuola. Non ha soldi e sta cercando i suoi amici con cui viveva un anno fa. Finisce fuori dall'edificio in cui vive la sua ex fidanzata ma si addormenta nell'attesa, con la testa appoggiata su un braccio. Lei si avvicina, lo vede ma non si ferma, entra e sale in ascensore. Taglio su un'inquadratura media di David, assonnato, seduto in un luogo pubblico da qualche parte in una fila di sedie prefabbricate. Davanti a lui siede quello che sembra un senzatetto; sullo sfondo c'è una mamma con dei bambini e una grossa borsa. Potrebbe essere una stazione ferroviaria o degli autobus in qualsiasi parte del mondo. Anche se si trova per strada, David non si è perso, ha un piano. Non compatirlo: è confuso, ma è anche un po' a posto.

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